Rassegna stampa

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2008

Tratto dall’articolo di Rossana Iannucci curatrice della rassegna “La Fojetta d’Oro”

La terza edizione del Concorso Teatrale “La Fojetta d’Oro” di Montalto Marche si è aperta il 4 agosto 2008 con la Filodrammatica Sangiustese di Monte S. Giusto (MC), che ha presentato la commedia in tre atti “Tutto cuscì… mbruisamende” di Giandomenico Lisi.

L’attore e regista Enrico Crucianelli, noto agli spettatori montaltesi, perché premiato nel 2007 quale migliore attore, anche quest’anno, nell’interpretazione di Peppe, non ha deluso il suo pubblico; tra gli altri, lo hanno egregiamente affiancato ed hanno contribuito, con la loro bravura, al successo della rappresentazione tre ottimi artisti: Annarita Cesaretti nella parte di Marì la moglie, Viviana Corradini nei panni della simpatica e pettegola vicina Parmina e Dario Magnamassa nel ruolo di Don Pietro.

La peculiarità della commedia è la messa in scena della “quotidianità” della vita familiare; le battute, che si scambiano i protagonisti, rappresentano i giornalieri battibecchi tra moglie e marito e i diverbi tra genitori e figli.

Il dialogo tra la vicina di casa Parmina e Marì la moglie di Peppe, sull’incapacità del marito di frenare la golosità,
nonostante ogni volta abbia come conseguenza una fastidiosa diarrea, danno alla commedia un inizio scoppiettante.
Il ritmo incalzante continua con l’ingresso di Peppe, che, dopo una felice battuta sul matrimonio definito “comunque una caduta sia che uno caschi bene o caschi male”, cattura l’attenzione degli spettatori con una serie di rimproveri salaci rivolti ai figli ed alla moglie, per lo spreco che fanno del denaro faticosamente guadagnato con il suo lavoro di “scupì”.

Gli spettatori si identificano con i protagonisti, vedono la loro vita portata sul palcoscenico, il dialetto aiuta a dare “vis comica” ai dialoghi.

L’intreccio, in queste commedie popolari in vernacolo, è sempre molto semplice: un avvenimento inatteso portalo scompiglio in vite, che scorrono senza imprevisti, ma poi tutto torna all’originario equilibrio iniziale.
In questo caso il ritrovamento, nel camion dei rifiuti guidato da Peppe, di alcune pelli rubate, nascoste dal proprietario per poter riscuotere l’assicurazione, determina per il malcapitato il sospetto di aver partecipato alla truffa e l’arresto.
L’onesta famiglia è gettata nello sconforto e nella vergogna, ma, in pochi giorni, ogni cosa si chiarisce per la gioia di tutti.

Una morale ottimistica guida le vicende umane rappresentate: qualsiasi ingiustizia accada viene comunque risolta, perché “la Provvidenza” benevola non abbandona mai la gente semplice ed onesta, che vive del proprio lavoro.

Fonte: sito del comune di Montalto delle Marche


2007

Tratto dall’articolo di Rossana Iannucci curatrice della rassegna “La Fojetta d’Oro”

Il 3 agosto 2007 nell’auditorium Sant’Agostino di Montalto delle Marche si è aperta la 2° edizione del concorso teatrale “La Fojetta d’Oro” manifestazione patrocinata dal Comune.
Quest’anno il premio come migliori attori se lo sono aggiudicato Enrico Crucianelli e Viviana Corradini, protagonisti della commedia “La contestazió de Rigo”, commedia in tre atti di Antonio Magrini portata in scena dalla “Filodrammatica Sangiustese”
Fonte: sito del comune di Montalto delle Marche

La seconda edizione della rassegna dedicata al genere dialettale, programmata dall’Assessorato comunale alla cultura unitamente al Laboratorio teatrale territoriale, si è conclusa al Farnese con l’attribuzione dei premi assegnati dalla giuria (Barbara Chiaramoni, Rosalia Donati, Sergio Matellicani, Mirco Montecchiani, Gabriella Grassetti, Roberta Palpacelli, Caterina Palmioli) alle compagnie e ai loro attori e attrici.
Riconoscimenti sono stati conferiti ai gruppi di Avénale (migliori messa in scena e attrice: Giulietto e Romea, Melissa Maraschio), alla compagnia Gubinelli di San Severino (miglior testo Patre pe’ procura, migliore attore Cesare Bordo e migliore regìa), alla compagnia di Grottaccia (I fiji sparsi pe’ u munnu: votato dal pubblico per la simpatia, dalla commissione per il miglior vernacolo), alla Filodrammatica Sangiustese (Tutto ccuscì ‘mbruisamende: miglior dialetto e miglior attore caratterista Mirko Eleonori), alla compagnia Apiro (migliore giovane attrice Cristina Pavani e migliore attore anziano Giovanni Sassaroli) con una menzione speciale per la riproduzione dei costumi e degli oggetti di scena. Il premio alla carriera è stato assegnato a Pacifico Topa che ha spaziato dal teatro al folklore, dalla scrittura alla direzione di opere, plasmando generazioni di studenti e di attori, effettuato ricerche, pubblicazioni, partecipazioni a rappresentazioni da aiuto regista, contribuendo ad affermare, ricordare, far vivere l’esser cingolani.

Fonte: Il Resto del Carlino

2006


1999